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"Mi hanno fatto sentire a casa e davvero amato" – le prime sensazioni di Rea dopo il debutto con Yamaha

Tuesday, 31 October 2023 14:53 GMT

Il sei volte campione del mondo analizza la sua prima giornata con il team Pata Yamaha, la sua caduta in curva 13 e tanto altro dopo l’esordio a Jerez

Dopo nove stagioni Jonathan Rea sale su una moto che però non è una Kawasaki. Il sei volte campione del mondo ha infatti fatto il suo esordio con il team Pata Yamaha Prometeon WorldSBK nella prima delle due giornate di test al Circuito de Jerez – Angel Nieto. Una giornata che il nordirlandese ha concluso con il quarto tempo nonostante la pioggia e una leggera caduta in curva 13.

 

Solo pochi giri nella prima giornata

Rea ha realizzato un 1’40.302 come miglior crono ma totalizzando soli 12 giri, chiudendo la giornata a 465 millesimi da Remy Gardner (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team). Quella di Rea è la terza Yamaha dopo quella di Gardner e quella di Dominique Aegerter.

Il nordirlandese ha commentato la sua prima giornata in pista con Yamaha: “È stato fantastico percorrere i primi giri sulla R1. Stamattina ero super entusiasta e poi all’improvviso mi sono davvero innervosito. Pensavo ‘posso essere veloce con questa moto?’. Mi sono trovato a mio agio con la moto ma la posizione in sella mi dava delle sensazioni strane e non riuscivo a immaginare come guidare la moto. Appena sono uscito dalla pitlane ho colto subito tanti aspetti positivi. Abbiamo fatto tre uscite. Il meteo è stato tutt’altro che perfetto. Stamattina in tante curve era pieno di pozze d’acqua. Abbiamo voluto conservare la moto asciutta per domani e conservare il programma di test. Speriamo che la pista possa asciugarsi in serata e stanotte, forse domani inizieremo un po’ più tardi ma è importante anche girare sul bagnato”.

 

LA SPIEGAZIONE DELLA CADUTA E TANTO ALTRO: un aspetto negativo, tanti aspetti positivi

Rea è caduto all’ultima curva del circuito di Jerez per poi tornare ai box. Il pilota Yamaha ha analizzato la sua caduta e anche il potenziale della moto, oltre a come è stato accolto dal team con una bella cena nella serata di lunedì per lui e la sua famiglia.

Rea ha detto: “Sto bene. Un altro pilota mi ha depistato, all’ultima curva mi sono aperto per passarlo e sono finito sopra una zona bagnata. Purtroppo la moto ha riportato dei danni. Qualcosa che comunque è facile da sistemare dato che sono caduto per essere passato sopra una parte bagnata e non per essere andato oltre il limite. Penso che con la moto ci sia ancora del margine. Davvero delle belle sensazioni, con il team Pata Yamaha Prometeon che è stato incredibile fin dai primi istanti. Mi fa sentire a casa, come la gran bella cena che abbiamo fatto insieme ieri sera con anche la mia famiglia. Mi hanno fatto sentire a casa e davvero ben voluto. All’interno del box lavoriamo davvero bene”.

 

IL PROGRAMMA DELLA SECONDA GIORNATA: “In questo test l’obiettivo è trovarsi a proprio agio”

Yamaha è la terza Casa con cui Rea corre nel WorldSBK, dopo Honda dal 2008 al 2014 e Kawasaki dal 2015 al 2020. Ora è chiamato a una nuova sfida, ovvero adattarsi a una nuova moto.

Qual è il suo programma per la giornata di domani? “In questo test l’obiettivo è trovarsi a proprio agio. Ho chiesto di non provare tante parti di hardware ed elettroniche. Voglio lasciare Jerez avendo capito la R1, trovando il limite della moto con il mio stile e poi una volta che tutto sarà divenuto familiare e automatico, poi potremo iniziare a provare quelle parti. Se lo facessimo adesso, ci perderemmo facilmente. Il team lo ha capito”.

 

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